Lavorare in spazi confinati: sicurezza e normative

Cantiere Lavorare in spazi confinati: sicurezza e normative

COSA SI INTENDE PER SPAZIO CONFINATO? DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE

Lavoro in spazi confinati Kiloutou Italia

Definire un cantiere – qualsiasi luogo in cui vengono svolti lavori edili o di ingegneria civile – è semplice; ma quando si parla di lavorare in spazi confinati le cose si complicano. In termini di legge, infatti, non esiste una definizione stringente di “spazio confinato”, ma una cosa è certa: rappresenta un luogo di lavoro pericoloso per le difficoltà di accesso e movimento, la presenza di sostanze tossiche o agenti inquinanti (polveri, gas, vapori, atmosfere esplosive), la scarsa ventilazione e la carenza di ossigeno. Tutti fattori di rischio che possono essere causa di malori, gravi infortuni o incidenti mortali.

In termini di legge, infatti, non esiste una definizione stringente di “spazio confinato”, ma una cosa è certa: rappresenta un luogo di lavoro pericoloso per le difficoltà di accesso e movimento, la presenza di sostanze tossiche o agenti inquinanti (polveri, gas, vapori, atmosfere esplosive), la scarsa ventilazione e la carenza di ossigeno. Tutti fattori di rischio che possono essere causa di malori, gravi infortuni o incidenti mortali.

Per una definizione condivisa su cosa siano gli spazi confinati si fa riferimento alla normativa internazionale, che per spazio confinato intende:

  • un luogo totalmente o parzialmente chiuso
  • caratterizzato da aperture di dimensioni limitate o con difficoltà di accesso e recupero
  • uno spazio non destinato ad essere occupato permanentemente da persone ma che può essere occupato occasionalmente per lo svolgimento di attività lavorative con accesso completo del lavoratore

SPAZI CONFINATI: CLASSIFICAZIONE

I luoghi confinati più facilmente identificabili, in quanto sono ben evidenti le limitazioni legate all’accesso, alla ventilazione o alla presenza di agenti chimici, sono:

  • cisterne (interrate, seminterrate o installate su autocarri)
  • condutture fognarie
  • pozzi
  • tubazioni
  • silos e cisterne fuori terra

Altri ambienti, che a un primo esame potrebbero non sembrare confinati, ma che a un’analisi più accurata presentano le caratteristiche necessarie e che richiedono la massima attenzione da parte di tutti i lavoratori possono essere:

  • gallerie
  • cavità, fosse e trincee
  • vasche fuori terra e interrate
  • stive di imbarcazioni

In tutti questi casi è richiesta la massima attenzione e un approccio che rispetti tutte le buone prassi per la sicurezza negli spazi confinati.

QUALI SONO I PRINCIPALI RISCHI PER I LAVORATORI CHE OPERANO NEGLI AMBIENTI CONFINATI?

I principali rischi che un lavoratore corre all’interno di uno spazio confinato sono:

  • asfissia
  • avvelenamento per inalazione o contatto epidermico
  • incendio o esplosione
  • seppellimento e annegamento
  • scariche elettriche
  • caduta e scivolamento
  • intrappolamento
  • contatto con macchine / attrezzature in movimento
  • stress termico

NORMATIVA SPAZI CONFINATI: IL D.LGS 81 08

Informazione e formazione sono fondamentali per non mettere in pericolo la propria vita. Il D. Lgs. 81 del 2008 prevede l’obbligo per il datore di lavoro di informare, formare e addestrare tutti i lavoratori che operano in spazi confinati. Inoltre, l’art. 66 definisce che: “è vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e ove occorra, forniti di apparecchio di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.”

Altrettanto obbligatoria è la formazione teorica e pratica del lavoratore, che attrezzato con tutti i DPI di 3^ categoria – definiti anche dispositivi salvavita – deve poter contare anche su alcune misure di sicurezza, quali:

  • controllo preliminare dell’atmosfera presente nello spazio confinato
  • redazione della procedura per l’eventuale salvataggio
  • modalità di comunicazione con l’esterno
  • addetti al salvataggio addestrati e muniti degli idonei DPI

QUALI SONO I DPI DI 3^ CATEGORIA PER OPERARE NEI LUOGHI CONFINATI?

Ai sensi del regolamento UE 2006/425, i DPI di 3^ categoria sono quei dispositivi di progettazione complessa, che proteggono da rischi e lesioni gravi, danni permanenti. In base allo stesso regolamento si definiscono di 3^ categoria tutti quei dispositivi che proteggono dai seguenti rischi:

  • sostanze e miscele pericolose per la salute
  • atmosfere con carenza di ossigeno
  • agenti biologici nocivi
  • radiazioni ionizzanti
  • ambienti ad alta temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di almeno 100 °C
  • ambienti a bassa temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di – 50 °C o inferiore
  • cadute dall’alto;
  • scosse elettriche e lavoro sotto tensione
  • annegamento
  • tagli da seghe a catena portatili
  • getti ad alta pressione
  • ferite da proiettile o da coltello
  • rumore nocivo.

Ai sensi dell’art. 77 commi 4 e 5 del D. Lgs 81/2008, tutti i DPI di 3^ categoria hanno un obbligo di formazione e addestramento.

IL RUOLO DELLA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEGLI SPAZI CONFINATI

La formazione rappresenta un elemento imprescindibile per garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati in spazi confinati. Operare in ambienti che presentano rischi elevati, come la carenza di ossigeno, la presenza di sostanze tossiche o atmosfere esplosive, richiede non solo l’uso di dispositivi di protezione individuale adeguati, ma anche una preparazione teorica e pratica che permetta alle persone operanti in spazi confinati di riconoscere i pericoli e adottare le corrette procedure operative.

Il D. Lgs. 81/2008 sottolinea l’obbligo per il datore di lavoro di informare, formare e addestrare i propri dipendenti, fornendo loro le competenze necessarie per lavorare in sicurezza e gestire situazioni di emergenza, salvaguardando la propria vita e quella dei colleghi.

Kiloutou è da sempre impegnata nel sostenere le pratiche di buona sicurezza e nella formazione di lavoratori e operatori del settore. Scopri tutti i corsi di formazione che organizziamo!