La corretta manutenzione dei fossi

Cantiere La corretta manutenzione dei fossi

Le esondazioni fluviali nel nostro paese sono sempre più frequenti. Ne sono causa le piogge intense, le cosiddette “bombe d’acqua”, il cui numero di giorni è cresciuto rispetto a quello delle precipitazioni lievi, la mancata manutenzione del territorio e la continua urbanizzazione. Si costruisce lungo gli argini, si pavimentano gli alvei, si restringono i flussi fluviali e si disbosca indiscriminatamente – dimenticando che gli alberi permettono di contenere le acque in eccesso.

Per impedire o mitigare gli effetti delle esondazioni è necessaria la regolare e corretta manutenzione dei letti dei fiumi, dei corsi d’acqua minori come dei fossati.

Manutenzione fossi e canali: come pulire correttamente?

Fondamentale è rallentare l’impeto dell’acqua durante le esondazioni, la cui forza dirompente è data dalle ondate improvvise dovute al distacco di parte dell’argine.

Lungo i corsi d’acqua è facile trovare zone dense di arbusti o di alberi d’alto fusto, innestati in un terreno poco stabile e quando l’acqua aumenta questi tendono a creare sbarramenti che, cedendo all’improvviso, portano a ondate pericolose.

Tuttavia se l’acqua incontra un terreno coltivato può essere drenata, raccolta e rallentata, mentre quando incontra cemento e asfalto assume una velocità almeno cinque volte maggiore.

Diventa quindi indispensabile intervenire per ripulire gli argini anche dai residui di ramaglie, massi, detriti, tronchi che si ammucchiano nel suo alveo. Si tratta di un’operazione di pulizia mirata, che prevede il taglio selettivo della vegetazione mediante potatura, la rimozione di carcasse di piante o altri detriti, senza distruggere la naturale struttura del fiume ma aiutando comunque a prevenire l’allagamento delle aree circostanti.

Mezzi per la manutenzione di fossi di scolo, stradali e bordo campo

Nella manutenzione ordinaria e straordinaria di fossi e canali di scolo, non mancano mezzi per svolgere un lavoro efficace, a partire dagli escavatori cingolati o gommati  la cui differenza di dimensione permette d’intervenire nei contesti ambientali più diversi: argini, letti dei fiumi, fitte boscaglie, terreni in pendenza, aperta campagna o alta montagna.

Ma se il mezzo è importante, l’accessorio giusto è fondamentale; accessorio che può essere installato su modelli diversi a seconda delle esigenze.

Il trincia erba e arbusti tritura alberi, arbusti, erba, cespugli, rovi e ramaglie sui margini stradali e terreni impervi, venendo anche utilizzato nelle operazioni di diserbo meccanico delle sponde.

Il trinciatutto forestale tritura canne, sterpaglie, cespugli, arbusti e può essere utilizzata per manutenere e ripristinare scarpate e argini.

La fresaceppi viene utilizzata dopo il trinciatutto forestale; fresa il ceppo dell’albero sino a 50 cm di profondità, ma senza togliere le radici. Può essere utilizzata anche su terreni scoscesi e nei pendii adiacenti le strade.

La benna falciante è ideale per la pulizia di argini, canali e fossi. Può essere immersa completamente in acqua e svolgere con precisione due azioni in una: taglia ogni tipo di vegetazione e contemporaneamente pulisce il canale, espellendone il contenuto.

La benna a polipo  e le pinze per legname sono gli accessori necessari per la movimentazione e il carico di tronchi, rami e legname su autocarri con sovra sponde, dumper cingolati e gommati e trasportatori cingolati.

Nel caso di forti piogge non sono rari gli eventi franosi, che possono travolgere terreni agricoli, vigneti, interrompere vie di comunicazione o distruggere abitazioni con conseguenti gravi danni. Uno degli accessori utilizzati per il ripristino del terreno è il battipalo, che permette l’infissione di pali destinati al suo consolidamento o alla creazione di barriere lungo i corsi d’acqua. Installabili su mini, midi e grandi escavatori, hanno una potenza d’infissione che va da 3.000 a 12.000 kg.