Demolizioni edili: normative e caratteristiche
Cosa bisogna valutare prima di una demolizione di una struttura?
La demolizione di un edificio, civile o industriale, o di un’infrastruttura (ponte, cavalcavia) è un’operazione complessa e delicata, che richiede una serie di accorgimenti per garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente, il rispetto delle normative e il recupero dei materiali di risulta. La demolizione può essere totale o parziale: la prima finalizzata al recupero dell’area; la seconda volta al recupero del fabbricato per un semplice risanamento o per una trasformazione. Il Decreto Legislativo 81/2008 ne norma modalità di esecuzione e prevenzione di rischi, stabilisce obblighi e responsabilità degli operatori coinvolti, requisiti delle attrezzature e dei mezzi meccanici. Va precisato che non si tratta di un’attività standardizzata e questo comporta valutazioni diverse a seconda del cantiere, con successiva elaborazione del piano operativo di sicurezza (POS). Infatti, può trattarsi di una costruzione pericolante, abbandonata, abusiva o con difetti costruttivi, oppure rientrare in un progetto di rinnovamento urbano o modificazione delle attività produttive.

Demolizione fabbricati ed edifici: le precauzioni
Prima di iniziare i lavori è necessario svolgere un’analisi del manufatto da demolire, per verificare la stabilità delle strutture, identificando quelle portanti e non portanti. In base al risultato devono essere eseguite le opere di rafforzamento e puntellamento necessarie ad evitare che si verifichino crolli imprevisti. Le demolizioni in edilizia, infatti, sono tra i lavori più pericolosi per gli addetti, che possono essere esposti a rischi quali: seppellimento a causa di crollo intempestivo, caduta dall’alto, caduta di materiale dall’alto, urti, tagli, ecc. Sempre per quanto riguarda la sicurezza e la tutela della salute, all’interno di un cantiere di demolizione non possono mancare i cannoni nebulizzatori a microgocce, necessari per ridurre il sollevamento della polvere e più in generale abbattere le polveri emesse durante i lavori, potenzialmente pericolose per la differente e varia composizione chimica.
Allestimento del cantiere: prevenire I danni e ridurre I rischi nei lavori di demolizione
L’allestimento del cantiere di demolizione ha le stesse modalità di quelle per la realizzazione di un fabbricato con lo sbarramento della zona mediante recinzione dell’area con steccati di legno, lamiera o reti di colore arancione. Prima dell’inizio dei lavori si deve verificare che le utenze di acqua, gas ed elettricità siano state scollegate e va individuata l’eventuale presenza di impianti tecnologici, come serbatoi di combustibile, ascensori, ecc. Una volta delimitata l’area di cantiere, si deve predisporre quella per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti da avviare a discarica o per depositare i materiali da costruzione. Nel caso di una demolizione selettiva è prevista la separazione degli elementi strutturali e non strutturali e la loro raccolta in contenitori separati per tipologia. Questa modalità consente di ottimizzare il recupero dei materiali di risulta e di ridurre i costi e l’impatto ambientale.
Come funziona una demolizione? Tecniche e approcci
La tecnica di demolizione dipende da fattori quali: il tipo di struttura da demolire, le dimensioni, la posizione, la presenza di materiali pericolosi, il tempo a disposizione, il costo e l’impatto ambientale. Le principali tecniche sono:
- la demolizione manuale
- la demolizione meccanica
- la demolizione con esplosivi
La demolizione manuale
Vede l’impiego di attrezzature manuali come martelli, scalpelli, cesoie, seghe, ecc. per smontare gli elementi non strutturali e quelli strutturali di piccole dimensioni. Questa tecnica, perfetta per la demolizione di parti o per ridurre il rischio di lesioni agli edifici vicini, richiede l’uso di ponteggi o piattaforme indipendenti dall’opera in demolizione, l’ausilio di eventuali puntelli sussidiari, reti di sicurezza e il divieto di lavorare sui muri in demolizione se superiori ai 2 metri.
È vietato gettare dall’alto il materiale di demolizione, che deve essere convogliato in appositi canali o calato con mezzi meccanici, convogliato nelle apposite aree, gestendo poi il trasporto del materiale di risulta in osservanza delle leggi.

La demolizione con mezzi meccanici
Consiste nell’uso di mezzi meccanici come escavatori, caricatori, gru, pinze idrauliche, cesoie idrauliche, frantumatori idraulici, ecc. per abbattere gli elementi strutturali e non strutturali, sia mediante demolizione diretta, sia attraverso tecniche come il rovesciamento per trazione.
L’attività di demolizione con macchinari specifici richiede la delimitazione dell’area in cui opera il mezzo meccanico e la presenza di personale specializzato.

La demolizione con esplosivi
Prevede il crollo controllato dell’edificio; tecnica che richiede la progettazione accurata delle cariche e della sequenza di detonazione, la verifica delle condizioni ambientali e la predisposizione delle misure di sicurezza per il personale (ad esempio l’allontanamento degli operai durante la fase esplosiva) e l’area circostante interessata dall’attività di demolizione. Il materiale di demolizione deve essere rimosso con mezzi meccanici. Qualunque sia l’approccio scelto per l’attività di demolizione, è fondamentale progettare e gestire tutte le fasi dei lavori di demolizione prestando la massima attenzione per la sicurezza di chi opera all’interno del cantiere e, contemporaneamente, di eventuali persone di passaggio o in transito nella zona interessata dai lavori: questo significa adempimento degli obblighi imposti dalle norme vigenti, attenzione alle disposizioni degli organi competenti e massima cura nella scelta delle attrezzature più performanti.
