Organizzazione e gestione del cantiere: entrare, uscire e muoversi all’interno
La progettazione del cantiere può essere condizionata da fattori che comportano scelte organizzative differenti. Ad esempio, la distanza dai centri abitati o dai luoghi di approvvigionamento inciderà sui costi di trasporto dei materiali e di trasferimento dei lavoratori.
Allo stesso modo i collegamenti al cantiere possono essere influenzati dalla presenza di strade e curve strette, vie in pendenza; presenza di residenze, uffici e servizi o da una zona a limitata viabilità come nel caso dei centri storici. Ingresso e uscita, che non è detto coincidano, devono essere posti in posizioni facilmente accessibili, valutando i sensi di circolazione e i rischi causati dalla congestione del traffico.
All’interno la viabilità deve essere studiata in base alle dimensioni del cantiere e dimensionata in funzione delle macchine e dei relativi spazi di manovra. I percorsi devono essere studiati in modo che il trasporto, il carico, lo scarico, il deposito dei materiali e lo spostamento dei mezzi si svolga con il minimo disagio. Influenzano l’organizzazione del cantiere anche la vicinanza di alcuni vincoli esterni come: canalizzazioni idriche o fognarie, linee elettriche interrate, aeree e gasdotti, la presenza di alberature, corsi d’acqua e opere quali l’illuminazione pubblica e stradale.

Allestimento cantiere fisso e cantiere mobile
In che cosa consiste l’allestimento/installazione del cantiere?
Di natura temporanea, può essere fisso se resta stabilmente nello stesso luogo per tutta la durata dei lavori, oppure mobile se segue lo sviluppo dell’opera, come per la costruzione di una strada, una galleria, oppure di una condotta idraulica o elettrica.
Inoltre, considerate le caratteristiche di unicità dovute sia all’opera da realizzare, sia al contesto ambientale in cui l’opera si colloca, il cantiere non può essere considerato né ripetitivo né totalmente standardizzabile.
Pertanto, non essendovi uno schema replicabile ogni cantiere rappresenta un caso a sé che va attentamente studiato e analizzato prima della sua organizzazione.
Fisso o mobile, il cantiere deve essere organizzato affinché i lavori siano eseguiti nelle migliori condizioni di sicurezza, attuando tutte le misure di prevenzione e tutela dei lavoratori, nonché delle attrezzature e dei macchinari. Ma corretta organizzazione significa anche poter svolgere i lavori in modo rapido ed efficiente, con conseguente risparmio economico e rispetto dei tempi. Considerate le operazioni che servono per la costruzione o manutenzione di un’opera edile o infrastrutturale, per definire la sequenza e le fasi di lavoro, selezionare le attrezzature, le macchine e il relativo posizionamento; per individuare gli spazi destinati alle lavorazioni e per stabilire la viabilità riservata al transito dei mezzi, è indispensabile la progettazione del cantiere.
I due aspetti fondamentali da considerare sono l’organizzazione e la programmazione. Organizzare il cantiere significa pianificare lo spazio fisico per le attività lavorative. Programmare i lavori significa stabilire la successione temporale delle singole lavorazioni. La seconda dipende dalla prima in quanto la costruzione di un’opera edile ha una sequenza logica e razionale, che determina le aree di lavoro, le attrezzature, le zone di deposito e transito.

La normativa per l’allestimento di un cantiere edile
Semplice o complesso il cantiere è ben definito dall’articolo 89 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Ovvero, in sintesi, luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile. Tra cui: i lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, ecc.
Gestire la viabilità di un cantiere
Uno degli aspetti fondamentali per l’allestimento di un cantiere è la corretta gestione della viabilità, sia nel caso di cantiere fisso che in movimento. Gestire correttamente la mobilità interna e il traffico degli automezzi in prossimità del cantiere è ugualmente importante; è una questione di sicurezza per chi opera e per chi transita nelle immediate vicinanze.
Quando si parla di cantieri stradali la gestione e regolazione del traffico è fondamentale e può essere gestita mediante l’installazione di impianti semaforici temporanei o, in alternativa, in maniera manuale da parte degli operatori: in questo caso la normativa prevedeun’apposito corso per “addetti alla pianificazione, controllo e apposizione segnaletica stradale per attività in presenza di traffico.” La durata è di 4 ore di teoria e di 4 ore di pratica per gli operatori (cifra che sale a 6 per i preposti)
Di cosa si parla nel corso?
Modulo giuridico – normativo
Legislazione generale di sicurezza e Codice della Strada , con particolare riferimento ai cantieri temporanei e mobili in presenza di traffico. Analisi dei rischi; statistiche degli infortuni e delle violazioni delle norme nei cantieri stradali in presenza di traffico.
Modulo tecnico
Segnaletica stradale temporanea da apporre in cantieri stradali. DPI; organizzazione del lavoro in squadra, compiti degli operatori e modalità di comunicazione; norme operative e comportamentali
Modulo pratico
Tecniche di installazione e rimozione della segnaletica per cantieri stradali su:
- strade di tipo A, B, D (autostrade, strade extraurbane principali, strade urbane di scorrimento)
- strade di tipo C, F (strade extraurbane secondarie e locali extraurbane)
- strade di tipo E, F (strade urbane di quartiere e locali urbane)
- tecniche di intervento mediante “cantieri mobili”
- tecniche di intervento in sicurezza per situazioni di emergenza

Isolare e regolare l’accesso ai cantieri: le recinzioni
L’articolo 109 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro stabilisce che il cantiere deve essere dotato di recinzione con caratteristiche idonee a impedire l’accesso agli estranei. La loro tipologia è in funzione della localizzazione nell’ambito urbano, per cui nei centri storici possono essere prescritte recinzioni in tavolato o pannelli in legno, solide e decorose, mentre nelle zone periferiche, sub-urbane ovvero a bassa densità abitativa, recinzioni in rete metallica e paletti. Per i cantieri allestiti in zone di particolare pregio può essere prescritto che i pannelli siano trattati superficialmente anche con motivi di facciata.
Recinzioni cieche
Possono essere realizzate sia con tavole in legno sia con elementi in lamiera grecata, fissando le schermature a pali infissi nel terreno, in cordoli in cemento oppure agli elementi del ponteggio. Questo tipo di recinzione offre un alto grado di protezione contro gli urti e scherma completamente il cantiere dall’ambiente circostante.
Rete plastificata arancione su sostegni
La rete plastificata ha buone caratteristiche schermanti accoppiate a resistenza agli strappi, rapidità nel montaggio, leggerezza, riutilizzo ripetuto e alta visibilità. I sostegni possono essere in ferro o in legno. Altra tipologia è quella rappresentata dalla rete Colorado, realizzata intrecciando fili di polietilene ad alta densità in bande con colori alternati (giallo/arancione). È visibile ma meno resistente.
Pannelli di rete autoportante
È costituita da pannelli di rete metallica fissata in elementi di calcestruzzo preconfezionati e poggiati liberamente sul terreno. Durante l’impiego la disposizione degli elementi può essere cambiata con semplici operazioni di assemblaggio o rimozione dei pannelli.
Rete elettrosaldata applicata su sostegni infissi nel terreno
È formata da fogli di rete elettrosaldata che vengono fissati con fil di ferro o chiodi sui sostegni infissi direttamente nel terreno. Tali elementi possono essere in ferro o in legno. Facile da montare, risulta poco schermante e poco visibile dagli operatori dei mezzi in movimento.
Barriere stradali di tipo New Jersey
Nei cantieri stradali, per delimitare l’area delle lavorazioni, limitare l’impatto veicolare o canalizzare il traffico, si ricorre a barriere costituite da cassoni in plastica riempibili di sabbia o acqua per renderli pesanti e stabili. In alternativa si ricorre alle barriere realizzate in elementi di calcestruzzo preconfezionato.
Come il cantiere influisce sull’ambiente circostante?
Considerate le lavorazioni che possono essere svolte, si può verificare il caso in cui sia il cantiere a condizionare l’ambiente circostante:
- emissioni nocive che possono prodursi dalle lavorazioni come gas ed esalazioni nei lavori stradali, polveri nel caso di movimenti di terra o frantumazione degli inerti,
- alti livelli di rumorosità per lavori di demolizione, scavi in terreni o rocce, battitura di pali di fondazione, carpenterie metalliche
- rischi legati alla movimentazione dei carichi con possibili cadute di oggetti dall’alto ed investimenti di persone o cose
- rischi di sospensione di pubblico servizio derivanti dalla rottura di reti idriche, elettriche, telefoniche, di sistemi tecnologici ed impiantistici e rischi di incendi oppure esplosioni per rottura di metanodotti o gasdotti in generale
Prevedere e prevenire (per quanto possibile) questi disagi può ridurre sensibilmente i disagi alle persone che abitano, lavorano o si trovano a passare nei pressi del cantiere, riducendo il rischio di controversie, di problemi o di stop forzati e/o rallentamenti in seguito a segnalazioni e favorendo così il rispetto dei tempi stabiliti.
Una buona gestione della viabilità, il noleggio di strumenti come cannoni nebulizzatori per l’abbattimento delle polveri e una corretta organizzazione dei lavori possono essere ottimi alleati.
Quanto costa allestire un cantiere?
Stabilire il costo dell’allestimento di un cantiere è un’operazione complessa che varia sensibilmente in base a molteplici parametri.
La prima cosa da ricordare è che la sicurezza dei lavoratori e la tutela della salute delle persone non hanno prezzo e quindi è fondamentale prestare la massima attenzione e cura nel proteggere e segnalare correttamente il cantiere durante tutto il periodo d’esecuzione dei lavori
La seconda è distinguere tra i costi di progettazione e messa in sicurezza dei lavoratori (mediante gli appositi documenti POS e PSC, ove necessario) e i costi relativi ai materiali e alla loro messa in opera durante la fase di allestimento di un cantiere.
Dal punto di vista della progettazione è necessario rivolgersi a professionisti competenti ed esperti, in grado di valutare ogni aspetto del cantiere.
Nel caso della scelta e del noleggio dei materiali, tutto dipende dalla tipologia dei lavori da svolgere, dalla dimensione del cantiere e dalla durata: chiaramente maggiore è la distanza da proteggere con apposite recinzioni, maggiore sarà il costo del noleggio, e similmente accadrà con la durata dell’esecuzione dei lavori. Anche la tipologia di strumenti, barriere protettive, macchinari e attrezzature influisce sul computo complessivo.
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