STRESS TERMICO DA CALDO: UN PERIOCOLO PER IL CANTIERE. DEFINIZIONE E SINTOMI DA RICONOSCERE.
Qualche mese fa abbiamo parlato dei rischi d’infortunio o per la salute ai quali si può incorrere in inverno a causa delle basse temperature. Ma cosa succede e cosa si deve fare quando invece le temperature sono troppo alte – oltre i 35 gradi – e il pericolo è lo “stress termico”? Un rischio maggiore per chi lavora all’aperto, ma che non esclude che lavora in un ambiente chiuso non raffrescato o ventilato. Tra coloro fanno uso delle piattaforme aeree, delle macchine movimento terra o di attrezzature edili, vi sono: – agricoltori – addetti alla manutenzione del verde – lavoratori in cave e miniere a cielo aperto – lavoratori edilizi – addetti alla costruzione e manutenzione stradale – addetti alla movimentazione delle macchine – addetti alle linee elettriche e idrauliche esterne – addetti alle operazioni di carico e scarico all’aperto.
COS’È LO STRESS TERMICO? COME SI MANIFESTA E COME REAGISCE IL CORPO AL CALDO?

Con questo termine si fa riferimento ai cambiamenti che il corpo subisce per gestire le alte temperature; ovvero l’aumento del flusso sanguigno cutaneo e la sudorazione che consentono al corpo di raffreddarsi. La mancata attivazione di questo sistema di termoregolazione si manifesta con: – colpo di sole (arrossamento della pelle, dolori, surriscaldamento, disidratazione, cefalea e febbre) – colpo di calore (aumento della temperatura corporea oltre 40°C, porta a pelle secca e accaldata, stato confusionale, polso rapido, respiro affannato, confusione e deliri – crampi o spasmi dolorosi alle gambe e al tronco – esaurimento (forte sudorazione, pelle pallida e fredda, polso debole).
Questi effetti dell’eccesso di calore, associati a un’attività fisica intensa, possono comportare un calo della concentrazione e, quindi, determinare cadute, ferite, scivolamenti, ecc.
Oltre ai generali fattori di rischio ve ne sono di individuali, dovuti allo stato di salute della persona:
- obesità / eccessiva magrezza
- età oltre 65 anni e sesso
- patologie croniche come broncopneumopatia cronica ostruttiva, diabete, cardiopatie, malattie neurologiche
- assunzione di alcolici
- gravidanza
- alterazione dei meccanismi fisiologici di termoregolazione
- scarso riposo notturno
COME EVITARE LO STRESS DA CALORE?
I pericoli dello stress termico possono essere prevenuti seguendo alcune regole:
- pause di lavoro di circa 10 minuti ogni ora ed eventuale sospensione in caso di temperature oltre 34°
- disponibilità di luoghi ombreggiati, esistenti o creati con ombrelloni
- gestire i lavori più faticosi nelle ore meno calde
- rotazioni di turno per i lavoratori più esposti al calore
- disponibilità di acqua fresca con l’aggiunta di integratori minerali
- particolare attenzione per operai con malattie croniche
- non svolgere lavori isolati e in solitaria, così che ci sia un reciproco controllo tra lavoratori
- divieto all’assunzione di bevande alcoliche anche in pausa pranzo
- presenza di un termometro con igrometro disponibile in cantiere
Inoltre, ogni operaio dovrebbe dotarsi di dispositivi di protezione come:

- cappelli a tesa larga e circolare per la protezione di testa, occhi, orecchie e naso
- occhiali da sole
- abiti leggeri e non ingombranti, traspiranti di colore chiaro e ad alta visibilità
- scarpe antinfortunistiche modello estivo
- crema solare di protezione per i raggi UV
COSA FARE IN CASO DI STRESS TERMICO?
Nel caso un lavoratore ne venga colpito bisogna:
- chiamare subito l’addetto al primo soccorso e il 118
- assistere il lavoratore fino all’arrivo dei soccorsi: posizionarlo all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea, mantenendolo in assoluto riposo
- slacciare o togliere gli abiti
- misurare la temperatura corporea
- cercare di raffreddare rapidamente il corpo avvolgendolo in un lenzuolo bagnato e ventilandolo o raffreddare la pelle con spugnature di acqua fresca non fredda, in particolare su fronte, nuca ed estremità.

All’interno di un cantiere vi sono tre figure che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del rischio: il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, che deve redigere il “Piano di sicurezza e coordinamento” che contempla tutte le misure protettive e preventive in caso di innalzamento delle temperature; il Coordinatore di sicurezza in fase di esecuzione, che oltre a verificare l’applicazione delle norme preventive e protettive redatte nel Piano di sicurezza e coordinamento, ha la responsabilità di decidere l’eventuale sospensione dei lavori nel caso in cui ci sia una forte ondata di calore; il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che deve elaborare, individuare e attuare le misure di prevenzione che tutelano l’integrità fisica dei lavoratori, proporre idee per l’attività di prevenzione e ricorrere alle autorità nel caso in cui le misure adottate non siano idonee a garantire la salute e la sicurezza degli operai.